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24/10/2012
Abruzzo e impresa, cauti segnali di ottimismo
Dopo diversi anni bui e incertezze, s’intravvede uno spiraglio nel tessuto economico della nostra regione. Ad aprirlo i dati Infocamere relativi al terzo trimestre 2012, rispetto a quello precedente infatti è stato riscontrato in Abruzzo un incremento di 315 imprese registrate (pari al +0,2%). A livello provinciale emergono in termini assoluti Pescara (+141 imprese, +0,4%) e Teramo (+91 imprese, +0,3%) mentre mostrano aumenti meno consistenti Chieti (+56, +0,1%) e L’Aquila (+27 ,+0,1%). Al 30 settembre 2012 le imprese registrate abruzzesi ammontano a 150.228 unità. Se ne localizzano 47.262 (31,5% del totale) nella provincia di Chieti, a Teramo 36.490 (24,3%).

 Nelle provincie di Pescara e L’Aquila rispettivamente 35.397 (23,6%) e 31.079 (20,7%). Tutti i settori di attività economica hanno mostrato rispetto al II trimestre un andamento positivo che, dal punto di vista assoluto, è stato particolarmente rilevante per il commercio (+168 imprese pari al +0,5%), per i servizi di alloggio e ristorazione (+114 imprese pari al +1,1%). Le imprese agricole sono diminuite di 21 unità (pari a -0,1%). Riguardo alla nati-mortalità delle imprese si osserva che nel III trimestre 2012 le iscrizioni di nuove imprese (1.728) sono state più numerose delle cancellazioni (1.424 al netto delle cancellazioni d’ufficio) cosicché il saldo è risultato positivo (+304).

A questo proposito si contraddistinguono Pescara (+138) e Teramo (+88), seguite da Chieti (+52) e L’Aquila (+26). Osservando l’andamento tendenziale rispetto al III trimestre 2011 si nota che le imprese registrate sono diminuite di 1.631 unità (pari al -1,1%). Il calo più consistente ha riguardato le province di Chieti (-517 pari al -1,1%) e di Pescara (-496 pari al -1,4%) mentre quelle di Teramo e L’Aquila hanno fatto rilevare flessioni inferiori (rispettivamente -343 pari al -0,9% e -275 pari al -0,9%).

Hanno registrato andamenti tendenziali negativi le imprese agricole (-951 unità pari al -3,1%), quelle manifatturiere (-223 pari al -1,5%), quelle edili (-338 pari al -1,5%) e quelle commerciali (-550 pari al -1,5%). Variazioni positive sono state osservate dai servizi di alloggio e ristorazione (+272 imprese pari al +2,7%), dalle attività immobiliari (+85 pari al +3,2%), dalle attività  professionali, scientifiche e tecniche (+67 pari al +1,8%) e dal noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+48 pari al +1,3%). Riguardo alle imprese artigiane nel III trimestre 2012 rispetto a quello precedente è stato osservato un calo di 54 imprese registrate (-0,2%).

Tutte le province hanno mostrato diminuzioni (L’Aquila: -32 imprese pari a -0,4%; Teramo: -14 pari a -0,2%; Chieti: -7 unità pari a -0,1%; Pescara: -1 unità pari a -0,0%. In Abruzzo al 30 settembre 2012 le imprese artigiane registrate sono 35.418 pari al 23,6% del totale regionale. Nella provincia di Chieti se ne localizzano 10.091 (pari al 28,5% delle imprese artigiane abruzzesi), a Teramo 9.209 (pari al 26,0%).

A Pescara e L’Aquila ne sono presenti rispettivamente 8.108 (22,9%) e 8.010 (22,6%). I settori di attività economica hanno mostrato rispetto al II trimestre un generale andamento negativo, in particolare relativamente alle imprese artigiane del manifatturiero (-23 unità pari al -0,3%) e delle costruzioni (-27 unità pari al -0,2%). Andamenti positivi sono stati riscontrati, ad esempio, nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+13 unità pari a +1,2%), nei servizi di alloggio e ristorazione (+3 unità pari a +0,2%) e nel trasporto e magazzinaggio (+2 unità pari al +0,1%).

 Riguardo alla nati-mortalità delle imprese artigiane si osserva che nel III trimestre 2012 le cancellazioni (460) sono state più numerose delle iscrizioni di nuove imprese (406) per cui il saldo è risultato negativo (-54). Relativamente a ciò si contraddistinguono per valori particolarmente negativi L’Aquila (-32) e Teramo (-14), seguite da Chieti (-7) e Pescara (-1). Osservando l’andamento tendenziale rispetto al III trimestre 2011 si nota che le imprese artigiane registrate sono diminuite di 891 unità (pari al -2,5%). Il calo più consistente ha riguardato le province di Teramo (-372 pari a -3,9%) e L’Aquila -255 pari a -3,1%) mentre quelle di Pescara e Chieti hanno fatto rilevare cali meno consistenti (rispettivamente -154 pari a -1,9% e -110 pari a -1,1%).

 Relativamente ai settori di attività economica tra le imprese artigiane andamenti tendenziali negativi sono stati registrati, in particolare, da quelle edili (-465 unità pari a -3,3%), da quelle manifatturiere (-228 pari a -2,8%), da quelle commerciali (-77 pari a -3,0%). Variazioni positive sono state osservate, tra gli altri, dai servizi di alloggio e ristorazione (+10 imprese pari a +0,8%) e dal noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+16 pari al +1,4%).