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18/07/2011
Cooperazione nell’Adriatico: l’Abruzzo cavalca l’onda dell’IPA.
Cooperazione economica, sociale ed istituzionale, risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi, accessibilità e network: queste le priorità del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico CBC 2007-2013 (di cui la Regione Abruzzo è Autorità di gestione) che ha un budget complessivo di circa 290 milioni di euro, 75 dei quali già utilizzati nella prima fase. Obiettivo generale è il rafforzamento della capacità di sviluppo sostenibile della regione adriatica con un’azione concordata tra i partner Italia, Grecia, Slovenia, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia. La scadenza del bando, che sarà pubblicato a inizio agosto, è fissata per il 29 ottobre. I risultati della prima fase e gli obiettivi delle successive, sono stati al centro di un forum svoltosi a Pescara all'auditorium De Cecco del Consiglio regionale, con la partecipazione del presidente della Regione Gianni Chiodi, il Ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, il vice ministro croato e Segretario di Stato Carlo Gjurasic, il vice ministro per l'integrazione europea dell'Albania Iarida Tabaku e il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano. Ipa Adriatico è il risultato di un lavoro di programmazione congiunta dei paesi partecipanti, il progetto trae la sua forza e incisività dalla vasta esperienza acquisita durante il periodo di programmazione precedente, producendo risultati concreti degli studi e analisi finanziati in passato. «Molti fattori rendono oggi la cooperazione nell'area adriatica estremamente importante, soprattutto dal punto di vista politico ed economico - ha sottolineato Chiodi - fattori connessi alla vicinanza geografica e culturale che rendono possibile l'intensificazione delle relazioni multilaterali tra le regioni costiere adriatiche a supporto dei processi locali di crescita armoniosa, sostenibile e di unità tra i popoli». L’area si sta spostando verso l'integrazione progressiva sia "verticale" (all'interno delle istituzioni europee e internazionali) e "orizzontale" attraverso la creazione di un'area di libero scambio. «L'auspicio – ha proseguito Chiodi - è che la Regione Abruzzo, sia in qualità di Autorità di gestione del Programma transfrontaliero Ipa Adriatico ma anche alla luce del suo precedente ruolo di coordinamento nell'ambito di Interreg IIIA, inizi ad instaurare una discussione operativa con le relative autorità nazionali nei settori di pertinenza del Programma.»