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08/04/2011
Fondi per l’Occupazione, boccata di ossigeno per le Province
Entro il 31 dicembre 2012 le quattro province abruzzesi dovranno spendere al meglio 15 milioni e mezzo di euro, per attivare le politiche del lavoro e sostenere la formazione professionale. Risorse che rientrano nel Piano Operativo 2009, 2010 e 2011 del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, che la Regione mette a disposizione delle province, grazie a un protocollo d'intesa siglato dall'assessore regionale al lavoro Paolo Gatti e dai rappresentanti delle province. «La sinergia istituzionale è ottima - ha commentato Gatti - dopo i 32 milioni stanziati attraverso il Patto per le Politiche attive del Lavoro con il quale abbiamo introdotto il sistema della dote individuale, oggi firmiamo una nuova intesa. Mettiamo in campo una serie di politiche e di risorse che possono aiutare in modo concreto i lavoratori abruzzesi espulsi dal mercato del lavoro a trovare un'occasione reale di reinserimento nel sistema produttivo locale». Allo stesso tempo, secondo quanto riferito dall'assessore Gatti, si attuano politiche di inclusione sociale per le categorie più deboli, senza dimenticare il sostegno alle piccole imprese. «Su 23 progetti complessivi, previsti nel programma operativo del fondo sociale europeo, in Abruzzo ne sono stati attivati sette - ha aggiunto Gatti -. Contiamo di immettere nel sistema economico regionale la gran parte dei 134 milioni di euro previsti nel Piano». Una specifica linea di intervento sarà riservata a un progetto sperimentale: 142 lavoratori in mobilità saranno inseriti in attività socialmente utili negli uffici giudiziari, con un percorso di formazione e relativa indennità di partecipazione. Gli assessori al lavoro delle province che hanno siglato il protocollo hanno espresso la loro soddisfazione in merito all'iniziativa, promettendo di impiegare le risorse nel migliore dei modi possibili, entro il 2012.