Ultime dal territorio
18/03/2011
150° d'Italia, l'Abruzzo unito nei festeggiamenti.
Unità d'Italia come conquista, rispetto delle identità locali, tasselli di un unico paese. I discorsi ufficiali e le celebrazioni concordano con il monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano. A Pescara il prefetto D’Antuono ripercorre la storia del risorgimento sfociata nell'unificazione politica, precisando che all'Italia: «Mancava solo quella, perché attraverso la nostra storia, l'arte, la musica, eravamo già un insieme». Invita a promuovere questa unità il prefetto, davanti alla platea di autorità civili e militari e di sindaci, a cui passa nel discorso un simbolico testimone. A L'Aquila, apertura con l'alzabandiera presso l'aeroporto dei Parchi con l'omaggio ai caduti e poi celebrazione a Piazza Palazzo con l'omaggio a Giuseppe Garibaldi, con esecuzione dell'Inno nazionale, picchetto d'onore e varie manifestazioni per tutta la giornata. A Chieti a ricordare il cammino dei Mille e la prima unificazione, è stata la corsa della fanfara dei bersaglieri e la lectio magistralis sull'Unità del professor Stefano Trinchese, docente alla d'Annunzio e grande studioso del processo di unificazione fra popoli adriatici. A dare voce, invece, al Canto degli italiani scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro sono stati i Piccoli Musici Marrucini, diretti dal maestro Fabio D'Orazio. A Teramo, alzabandiera in Piazza Martiri della Libertà e discorso del prefetto Eugenio Soldà, il tutto si è concluso dopo la prolusione del professor Francesco Bonini, l’esibizione della fanfara dei bersaglieri in pensione e un patriottico rinfresco tricolore. Un tricolore che unisce e di sicuro oggi ha unito tutte le municipalità abruzzesi a quelle delle regioni vicine dell'Italia vestita a festa per i suoi primi 150 anni.