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18/01/2013
Mercati e opportunità, l’Abruzzo guarda all’estero
L’imprenditoria regionale cerca nuovi sbocchi per  uscire dalle secche della crisi. E lo fa grazie anche a un progetto del Fondo intercamerale italiano, con oltre 10 partner esteri, che ha l’obiettivo di sensibilizzare ed offrire alle aziende abruzzesi e molisane opportunità di business nell’area balcanica ed in Turchia.  Organizzato dalla Camera di Commercio di Pescara, in collaborazione con Unioncamere Molise, si è svolto recentemente il meeting con le Camere di Commercio italiane all’estero di alcuni dei Paesi partner (tra cui Atene, Belgrado, Bucarest, Istanbul, Salonicco e Sofia).   “Crediamo molto in questo tipo di azioni - ha esordito il presidente Daniele Becci in apertura dei lavori - e questo progetto è in perfetta linea con l’intera attività di internazionalizzazione  già messa in campo in favore delle nostre aziende. Nello specifico parliamo di un’area su cui già da tempo stiamo cercando di aumentare l’appeal del mercato interno. Le nostre aziende manifestano sempre più interesse ad investire all’estero e devono saper sfruttare i servizi che offriamo”.

Oltre 50 imprese hanno partecipato ai lavori  e hanno avuto anche la possibilità  di incontri B2B con i rappresentanti delle Camere di Commercio italiane all’estero, anche per impostare i primi contatti in vista delle missioni economiche dei prossimi mesi. Sulle opportunità di internazionalizzarsi ha battuto molto anche il presidente  di Unioncamere Molise,  Luigi Brasiello, il quale ha ricordato che “per legge tutte le Camere di Commercio italiane devono istituire uno sportello ad hoc volto all’internazionalizzazione delle imprese, per assistere ed accompagnare soprattutto le realtà imprenditoriali più deboli”.  Ogni dettaglio del Progetto è stato spiegato da Marco della Puppa, Segretario generale della Camera di Commercio  italiana di Salonicco e coordinatore del progetto stesso. “Il valore aggiunto di questo piano di lavoro – ha detto – sta nel pluri-partenariato che permette di prendere in considerazione più settori economici (energie rinnovabili, automotive e componentistica, industria, meccanica, metallurgica e industria del legno e del mobile)  e coinvolgere molte più aziende. E se l’unione fa la forza, anche in un momento di crisi è importante non sottovalutare mercati apparentemente più difficili da approcciare”. Dopo l’analisi di ogni singolo mercato estero, sono state comunicate le  missioni economiche 2013 legate al Progetto: a marzo Romania per il settore energie rinnovabili, aprile Bulgaria per il mobile e arredamento, maggio Serbia per automotive e componentistica, giugno Turchia per meccanica e metallurgica, luglio Grecia per tutti i settori del progetto.